Donna impegnata

La mia agendina rossa ultimamente sta vivendo un momento di gloria: sono occupata quasi tutti i giorni, a tutte le ore e sui fronti più disparati (o disperati, secondo i punti di vista).
Caliamo un velo pietoso sul versante lavorativo, dove oltretutto sto facendo una pericolosa immersione nei "socialcosi" professionali, con la remotissima speranza di ricavarne un qualche esiguo vantaggio a lungo termine. Parlando invece del mio ruolo di madre, più si avvicinano le feste e più si moltiplicano gli impegni, in maniera che oserei definire inquietante ed irrefrenabile. Se non sto attenta e non spargo sapientemente a macchia di leopardo la voce che in questo momento sono superimpegnata (cosa tra l’altro vera, anche se quando lo sussurri timidamente tutti ti guardano astiosi come per dire "brava, e noi no?"), quasi senza accorgermene mi trovo inguaiata in qualche impresa titanica senza via d’uscita, di quelle dove con grandissimo sforzo riesco a partorire un risultato meno che mediocre. Insomma, per farla breve ho schivato per un pelo la preparazione di oggetti per il mercatino di Natale, e questa volta senza alcun senso di colpa: e dire che qualche anno fa avevo accettato volentieri, pensando di trovarmi di fronte a una divertente occasione di socializzazione con altre simpatiche mamme, durante la quale avremmo prodotto deliziosi manufatti artigianali davanti a una fumante tazza di tè con corredo di ottimi pasticcini.
In realtà la socializzazione durò pochissimo: dopo un primo fugace incontro di suddivisione dei compiti andò a finire che ci ritrovammo io e mia cognata, da sole, a intossicarci di  vernice puzzolente nel tentativo di decorare una ventina di gatti di compensato. Naturalmente nel nostro garage, al freddo e al gelo – tanto per calarci nello spirito del Natale -, e di nascosto dagli umarells del condominio.
Quindi quest’anno ho evitato, ma per farmi perdonare ho girato alle altre mamme volenterose alcuni link di siti a mio avviso molto creativi. E con questo credo che la fama di "quella strana" ormai non me le leverà più di dosso nessuno.