Considerazioni frivole e non solo

Cosa vi racconto? Questo è stato uno strano fine settimana, pieno di domande, riflessioni, contraddizioni e momenti di forte introspezione. Ma non ho voglia di parlarne adesso, devo meditare ancora un po’: se lo gradite, però, vi propongo un bell’elenco di frivolezze.
Prima di tutto una piccola considerazione: quando mi arriva il pacco di libri di IBS sono felice come una bambina, ma se poi non riesco a leggerli mi deprimo tantissimo. Così adesso ho una pila che ondeggia sul mio comodino in modo decisamente frustrante, oltre che pericoloso.
Poi – udite udite – ho perso un po’ il gusto per lo shopping: sarà la crisi, sarà un maggior bisogno di austerità interiore ed esteriore, sarà che ho l’armadio pieno di cose che metto poco, ma ultimamente preferisco darmi alle riparazioni e al recupero di capi “vintage” (sarebbe più onesto dire di seconda mano), che pare vadano anche tanto di moda.
Terza cosa: ho deciso che l’ultima canzone di Vasco Rossi mi piace, anche se al primo ascolto mi ha lasciata spiazzata. Mi piaceva decisamente di più la versione originale dei Radiohead, ma devo dire che anche questa ha un testo interessante, insomma non è male, dai.
Infine, e qui cercherò di essere meno frivola, ieri sono andata a un matrimonio. È sempre emozionante vedere una coppia di sposi che si scambia gli anelli, mettendo in questo gesto simbolico tutta la propria fiducia nell’avvenire; questi due poi erano una gioia per gli occhi, oltre che per il cuore. Tra gli altri invitati c’era anche una persona che ho conosciuto l’anno scorso, durante il mio intervento di ricostruzione. Una compagna di stanza e di avventura. È stato bellissimo rivederla, e mi dispiace che in queste circostanze la timidezza mi freni sempre, e che le parole importanti che potrei senz’altro dire rimangano così, sospese nell’aria, mentre mi butto disperatamente a fare la spiritosa. Ma credo che uno dei pochi vantaggi derivanti da un’esperienza di vita come la nostra sia appunto quello di riuscire a comunicare tra di noi in maniera diretta, senza tanta retorica, scambiandoci semplicemente un grosso abbraccio.
 

Free hugs
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17 risposte a Considerazioni frivole e non solo

  1. ziacris ha detto:

    E’ il tempo, la stagione che sta cambiando a renderci serie, musone, a volte troppo taciturne. Non sembra ma stiam osempre elaborando qualcosa, siamo sempre lì a lottare con la paura, con il carattere cambiato, vorremmo far vedere agli altri che nulla è cambiato, invece…dobbiamo ancora imparare ad accettare questi cambiamenti, forse….

  2. juliaset ha detto:

    Sì, zia, ci sono proprio in mezzo…anche se inizio a vedere una via di fuga, o meglio un nuovo assetto dopo un periodo piuttosto complicato, in cui la perdita della bussola interiore mi ha colta del tutto alla sprovvista.

  3. PieroPa ha detto:

    Cara Julia, sono certo che -almeno con lo sguardo- avrai comunicato alla tua “compagna di stanza” tutto quello che c’era da dire.

  4. camden ha detto:

    Bello questo post, però purtroppo la canzone di Vasco mi ha depressa, sarà che ho visto i Radiohead in Inghilterra cantare una Creep da brivido e con Vasco non ce la posso fare… 😉
    PS Anche io sto cercando di frenare un po’ lo shopping!!!

  5. juliaset ha detto:

    @PieroPa: ma sì, e poi ci siamo parlate, solo che come sempre le cose carine da dire mi vengono in mente dopo…

    @camden: a me Vasco piace, però ti confesso che la prima volta che ho ascoltato questa strana versione di Creep ci sono rimasta male…forse perchè è una canzone che associo ad un momento importante della mia vita, o solo perchè in genere le cover di canzoni molto belle non mi piacciono a priori, proprio come mi succede per il remake dei bei film. Però dopo un paio di giorni di martellante programmazione radiofonica mi ci son abituata, e adesso sicuramente non cambio stazione quando la sento! Per il resto, non so se durerà molto questo mio periodo di astinenza dallo shopping, almeno tu cerca di resistere!;)

  6. unmaredisorrisi ha detto:

    Molto spesso uno sguardo e un abbraccio valgono più di mille parole…

  7. utente anonimo ha detto:

    Ce vonno …ce vonno… le considerazioni frivole!

    Buona giornata
    da Paolo

  8. widepeak ha detto:

    creep rifatta da vasco???? orrore!!! devo andare assolutamente a controllare. io mi sono sempre sentita il personaggio principale di quella canzone, sempre! anche io meno shopping, tranne per i libri, è che sono stanca di accumulare, credo sia l’inizio di un pensiero veramente ecologico, no?

  9. Notforever ha detto:

    anche io ho questo rapporto coi libri : quando sono in libreria non riesco a frenarmi e poi una volta a casa mi prende lo sconforto perché so che ci metterò tanto a leggerli…
    Vasco non mi piace per cui inutle commenti :o)

  10. affabile ha detto:

    Sai il problema di non poter poi leggere tutto ciò che vorremmo lo vivo anche io. Pensavo di fare un post su questo solo che…dopo una serie non proprio allegra ho fatto qualcosa di più leggero…
    Sto ascoltando il singolo, mi piace il problema di Vasco è che poi è un po’ ripetitivo…(vabbè non solo lui finanche i “nostri” REM….)

  11. widepeak ha detto:

    la radio la sta mandando in onda adesso. ORRORE!!!

  12. cautelosa ha detto:

    Anch’io, come PieroPa penso che tu sia riuscita a comunicare un mondo di pensieri con uno sguardo ed un abbraccio.
    Qualche volta le parole non sono indispensabili.
    Infine, buona lettura!

  13. juliaset ha detto:

    @unmaredisorrisi: :*

    @Paolo: :))

    @widepeak: sai cosa penso? Forse all’interno di un album una cover così non si nota neanche tanto, ma spararla per radio come il “nuovo singolo di Vasco” crea sicuramente un po’ di disagio in chi, come noi, ama molto l’originale.

    @Notforever: cos’è che non stai leggendo, di bello?;)

    @affabile: e del resto è anche difficile reinventarsi in continuazione, per gli artisti, si rischia di “tradire” il proprio pubblico…Sono frustrata anche perchè tra lavoro e altro leggo pochissimo gli altri blog!

    @cautelosa: sì, in certi casi non lo sono!

  14. aleike ha detto:

    Ah ah, ne so qualcosa di pile di libri sul comodino, ondeggianti e pericolose, ne scrissi in un post, quando mi caracollarono a terra in piena notte, rompedo il paralume della lampada, e accendendo (loro, i libri che evidentemente avevano voglia di un po’ di musica) la radiosveglia!!!E’ un rischio che si corre ma come si puo’ non concedersi il gusto di acquistare libri, anche se attendono un po’ prima che li leggiamo?

  15. juliaset ha detto:

    Mi ricordo il tuo bel post! Eh, temo presto un tracollo anche da queste parti, mannaggia…

  16. vixen29 ha detto:

    Per quanto riguarda riflessioni e introspezione ti faccio buona compagnia… Penso che un abbraccio sia il gesto più caldo e consolatorio che ci sia, vale più di fiumi di parole. Mi sono regalata diversi libri, ho il comodino sepolto… :-)))
    La novità carina è che mi sono data alla swing dance, mi rilassa moltissimo…… Un Abbraccio Rossana.

    P.S.: I controlli per ora sono a posto

  17. juliaset ha detto:

    Bella la swing dance!:)) E naturalmente sono felicissima per i controlli!

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